La psicoterapia integrata  che pratichiamo al Cepter da più  di quarantanni, è una moderna metodologia terapeutica ancorata a princìpi scientifici, che  mira a ottenere i migliori risultati nel più breve tempo possibile, sulla base della convinzione  che per fornire alla persona sofferente un aiuto concreto, mirato ed efficace si devono applicare gli strumenti psicologici più idonei alle sue reali esigenze. La disposizione fondamentale di una terapia efficace, infatti, non può essere quella secondo cui la persona sofferente è costretta a giovarsi solo a quelle tecniche previste dalla esclusiva impostazione metodologica di una singola scuola psicoterapeutica. Bensì deve potersi giovare di tutte le tecniche rispondenti alle necessità della sua condizione, caso per caso, anche se appartenenti a concezioni diverse. Questa impostazione – che si rifà a quella del grande psicoterapeuta austriaco Viktor E. Frankl, secondo cui “ogni psicoterapeuta deve appartenere a tutte le scuole, e tutte le scuole devono appartenere ad ogni psicoterapeuta” – trova modo così di essere applicata concretamente  mediante l’ausilio di uno schema scientifico unificatore che facilita di molto il compito dello psicoterapeuta a beneficio della persona che ne richiede l’aiuto. Questa nuova ottica scientifico-operativa, dunque, permette il salto di impostazione, e di qualità, che permette di passare da una visione restrittiva di rigide metodologie applicate in senso strettamente verticale, cioè secondo la concezione esclusiva di ogni scuola, ad un tipo di psicoterapia integrata, svolta in senso orizzontale, quindi trasversale, in grado cioè di utilizzare tutte le tecniche disponibili, anche se utilizzate da altre scuole. Una modalità psicoterapeutica resa ancora più efficace e completa dall’integrazione del paradigma cibernetico. scienza interdisciplinare che fornisce la chiave interpretativa  dei meccanismi  che regolano le funzioni psichiche nel loro rapporto col corpo e col mondo esterno. lo stesso schema, cioè, che sta alla base degli automatismi fisiologici che regolano e controllano tutte le funzioni organiche, come quelle della pressione arteriosa, del battito cardiaco, del riflesso pupillare, della temperatura corporea,  dell’equilibrio chimico e simili. Secondo il modello psicocibernetico, infatti, è possibile, in modo strettamente scientifico e chiarificatore, avere la chiave esplicativa per accedere ad una concezione realistica del funzionamento dell’essere umano, e quindi della sua sofferenza, vista in termini di disfunzioni della informazione, comunicazione e controllo, piuttosto che di materia ed energia. (Wiener, Crik, Nigro).  Quindi di poter avere modo di utilizzare tutte le tecniche utili, inquadrate in uno schema operativo unificatore, incentrato sulla corretta fisiologia della struttura psicosomatica, spiegato scientificamente dalla cibernetica, scienza rigorosamente precisa e interdisciplinare secondo i cui principi operativi possono essere regolati e controllate le diverse funzioni fisiologiche, comprese quelle mentali. Tale presupposto poggia sul fatto che ciò che caratterizza l’uomo sono innanzitutto la parola, l’intenzionalità e la comunicazione. Uno dei temi fondamentali della cibernetica (scienza del controllo e della comunicazione sia nella macchina che nell’essere vivente) è infatti che qualsiasi meccanismo di controllo è applicabile sia ai sistemi artificiali sia agli organismi viventi, e dunque anche all’essere umano, nel rapporto sia con se stesso che con il mondo esterno. E ciò, naturalmente, permette di capire meglio e quindi modificare più facilmente le disfunzioni patologiche, in quanto ricadenti nel quadro delle alterazioni che riguardano i sistemi di controllo dei rapporti comunicativi, con relative interazioni tra le varie parti dell’organismo, e di questo con l’ambiente. A conferma di quanto sopra detto, la Teoria generale dei sistemi (scienza pienamente riconosciuta da tutte le autorità scientifiche)  conferma che l’essere vivente rappresenta una entità biologica dotata di organizzazione sistemica autoregolata e fondata su scambi di informazione (processi circuitali ricorsivi a feedback), di cui la cibernetica costituisce lo specifico “linguaggio” scientifico esplicativo. Quest’ultima scienza, infatti, rappresenta un valido modello interpretativo delle modalità di risposta naturale del sistema-organismo agli effetti dello stress e di altri fattori perturbatori che tendono ad alterarne l’equilibrio. Dunque rappresenta lo schema operativo in grado di ricostituire la corretta stabilità e funzionalità della persona che se ne giova,  imparando ad utilizzare le proprie capacità di autocontrollo,  E ciò vale anche per quanto riguarda le disfunzioni mentali, psichiche e psico-somatiche.

Premesse scientifiche